"LA PITTURA DELLA MEMORIA"

La pittura della memoria è un ciclo che nasce con una esposizione al centro Donatello di Firenze (1995), la mostra ha per titolo "TI SVELO".
Qui si avverte la necessità (per il tema, e per una comunicazione mediata, ma anche più specifica, vedremo il perché) di utilizzare forme che emergono dalla storia del luogo di origine e "connetterle" con immagini emblematiche, si tratta di un respiro profondo duemila anni: una contemporaneità da ricucire e ri-vivere, un filo diretto con le origini. Il filo rosso che unisce tutti gli uomini attenti a quanto è accaduto / accade, alla propria storia, alle proprie origini. "Il fatto" più traumatico, antico e sempre presente, da cui partire.
Si tratta di una contemporaneità spaventosa, ricca di cultura e di monito da disvelare.
È questa, una fase del prodromo, iniziato e mai interrotto, per dare senso a quanto accade ora, dall'eruzione del 79 d.C. quella che tutti ricordano e con cui si identificano, ad ora tante cose sono cambiate, ma quell'evento per me e per moltissimi miei conterranei, e non soltanto, è sempre presente.
Da qui la forma espressiva necessariamente evocativa; dalle esperienze meta - comunicative (anni 70 - 94) a una pittura, certamente più popolare, ma senza sottrazione di contenuti. È una sfida difficile, appassionante che non da tregua: questo nuovo fare arte mi radica ancor più, ove ve ne fosse bisogno, alla mia terra.
Terra della memoria - pittura della memoria.
La nuova forma, la simbologia, i temi che da qui si svilupperanno, si ricollegano a forme e simbologie universalmente riconosciute: come per unire in un unico abbraccio l'uomo, le sue ansie, le sue prospettive di rinascita.